Si inganna l'inconscio a proprio rischio e pericolo. Ben lo sanno Marina Abramović e Ulay, nel 1986, all'apice del loro successo a Los Angeles. Quello che segue è un excursus che, attraverso la loro vicenda — colta nell'attimo del trionfo e della caduta — ci porta dritti al cuore delle energie che stiamo vivendo. L'annata chiude mestamente bottega, la luna illumina i muri del non detto. La fine dell’anno è una Grande Muraglia.

Per Pavese la Langa è un oracolo sapiente che spinge l’uomo a scendere nel proprio sottosuolo . Così la Luna Nuova in Scorpione ci invita a fare altrettanto: scavando alla ricerca di chi siamo davvero.

I simboli non sono metafore, ma funzioni psichiche che ci attraversano. Da Baudelaire a Eliade, fino ai Bardi tibetani, il linguaggio segreto del mito ci insegna che il tempo non segue linearità, aprendo squarci di possibile. E con essi, la volontà di riconfigurare noi stessi durante la Luna Nuova.

Nel cielo d’ottobre, risplende il fuoco d’una nuova coscienza. La Luna in Ariete riattiva l’archetipo di Agni, custode del fuoco sacro: la trasformazione come atto di volontà. Imperativo offrirsi al flusso della vita, senza più rimandare.

In questo equinozio d’autunno preceduta dalla Luna Nuova in Vergine, il cielo disegna un aquilone di forze contrarie: un richiamo a bilanciare ciò che è stato e ciò che sarà.

Nella quiete borghese del rientro dalle vacanze, irrompono energie ctonie e trasformative: settembre segna da sempre il momento del nuovo inizio, quando l'umanità si prepara al ciclo autunnale della semina interiore. La Superluna in Pesci con eclissi lunare amplifica quella tensione perenne tra la superficie razionale dell'esistenza e le correnti sotterranee che determinano le nostre vere scelte, i nostri autentici desideri.

Nel Mezzogiorno di Pavese i personaggi tornavano sempre alle colline dell'infanzia per morire o rinascere. Marina Abramović attraversa i muri - fisici, mentali, emotivi - per raggiungere quella verità nuda che solo l'arte può toccare.

Sotto questa Luna Nera in Vergine, ogni attraversamento - delle Langhe, dei muri, di noi stessi - richiede prima di tutto il coraggio di restare soli con la propria materia grezza per far emergere l'Opera che siamo sempre stati chiamati a diventare.

In un'epoca in cui la creatività è misurata in visualizzazioni e la visibilità è moneta simbolica, la Luna Nuova in Leone accende la ferita del talento individuale, ma offre anche una chiave: liberarsi dall’algoritmo del riconoscimento e tornare a creare come atto di fedeltà a sé. Un invito a riattivare il cuore – l’organo dell’immaginazione – e riscoprire la potenza dell’essere.

Se il Capricorno insegna il rigore e la tenacia, la Luna del Tuono gli oppone l’irruzione dell’inaudito. Dentro questa tensione si gioca il nostro presente: o restiamo fedeli a modelli esausti o accettiamo il rischio di inventare nuove grammatiche del “sentire”— senza dizionario, ma con immaginazione.

Quando le fondamenta del mondo vacillano, dove si costruisce la propria architettura interiore? Con Lilith che abbandona le acque profonde dello Scorpione per il fuoco mentale del Sagittario, qualcosa di antico sta per riemergere. Una riflessione sulla transizione dall'apprendista al sovrano interiore.

L'impresa del Sé è iniziata.

Quando la luce tocca il suo massimo, inizia il rovescio. Il solstizio d’estate, che da sempre celebra lo zenit solare, oggi si trasforma in una cartina al tornasole della nostra civiltà inquieta. In un presente che confonde l’ascesa con il progresso e l’espansione con la prosperità, fermarsi significa scegliere.

È qui che si apre una soglia. Ed è da questa soglia che possiamo interrogare la postura etica del nostro tempo: cosa significa brillare senza bruciare? Dove si cela oggi il sapere ciclico, l’arte dell’inversione, il coraggio di non oltrepassare?

Il patriarcato è una gabbia che incatena uomini e donne a ruoli rigidi e distruttivi. La violenza maschile non è un’eccezione ma una norma strutturale: per cambiare, serve un nuovo modello di mascolinità che integri vulnerabilità, responsabilità e consapevolezza.

La Luna Piena in Sagittario 2025 illumina la nostra ricerca di verità superiori, riflettendo l'archetipo del 'viandante filosofico'. Attraverso le lenti di Jung e McLuhan, scopriamo che la comunicazione è un atto co-creativo, in cui i media fungono da estensione dell'inconscio collettivo. Le 'coincidenze significative' diventano chiavi per decodificare schemi profondi, invitando a una comprensione olistica della vita.

La sfocatura, come una tensione tra presenza e mancanza, si muove su un crinale: quello tra la parola detta e il volto che non si lascia mai davvero vedere. Barceló interpreta l'opera come un'esperienza liminale, dove la poesia libera rompe le catene del senso comune per lasciar emergere un "mondo del sogno e dell'irrazionale". Il volto che Mihai non riesce a vedere diventa il sintomo di un rapporto che ha la forma del desiderio, dell'abbandono e della proiezione, lasciando spazio a un’interpretazione mai definitiva.

Il desiderio di molteplicità spesso è una scusa elegante per non agire.  Il “Puer Aeternus” danza sul bordo, in bilico tra il bisogno di rifugio e la vertigine dell’altrove. Ma chi resta nella sospensione troppo a lungo, resta nel non-luogo. Questa lunazione taglia via ogni indecisione. È questo il tempo dell’affermazione.

Ci siamo perdonati abbastanza per ricominciare?

Il vuoto che ci fa paura è lo spazio sacro della trasformazione. Lilith lo sa. Saturno lo impone. La Luna lo grida. È il tempo del parto interiore, da cui non si torna indietro. Non ci resta che attraversarlo, con la voce che abbiamo smesso di ascoltare.

In un'epoca che ci vuole spettatori passivi di noi stessi, la Luna Nuova in Toro irrompe come un invito radicale: mostrarsi, scegliere, diventare. In questo articolo, esploriamo il legame tra identità, volontà di potenza nietzscheana e archetipi simbolici, in relazioni ai transiti astrologici attuali. Una chiamata all'azione interiore per chi è pronto a smettere di nascondersi dietro le maschere, reali e digitali. Il tempo del silenzio è finito. L’amore parte da dentro.

Cosa succede quando la Bilancia smette di voler piacere a tutti e decide di scegliere con sensualità sé stessa? La Luna Piena del 13 aprile si accende sull’asse Ariete-Bilancia e ci invita a guardare con onestà dove abbiamo barattato autenticità per armonia, dove abbiamo scelto la maschera invece del daimon. In un cielo che ospita Chirone — il guaritore ferito — e una primavera che chiede incarnazione, questo plenilunio è un invito a ristrutturare la relazione più importante: quella con la nostra voce.

Tra mito, astrologia e simboli ancestrali, un viaggio che attraversa Saffo, l’uroboro e il desiderio di essere presenti, interi, vivi.

Lilith non è solo mito: è il simbolo di un femminile insubordinato, esiliato e poi risorto. Ora, con Lilith in Scorpione, il passato non si subisce: si riscrive. Questo transito astrologico segna un momento cruciale di trasformazione interiore: il rimosso diventa creazione, la ribellione si fa arte. Sei pronto a lasciare che la tua voce prenda spazio?

 Abbiamo davvero bisogno di un padre così come ce lo raccontavano? Freud lo voleva castratore, la Bibbia onnipotente, Disney assente. E se fosse ora di riscrivere la sceneggiatura? Dalla teoria classica agli studi più recenti, ecco perché la paternità non deve più essere sinonimo di autorità, ma di presenza.