Osa perdere la paura di fallire | Luna Piena in ♊︎ ✷ Dicembre 2025


Si inganna l'inconscio a proprio rischio e pericolo. Ben lo sanno Marina Abramović e Ulay, nel 1986, all'apice del loro successo a Los Angeles.  Da buoni artisti di secondo millennio, credevano nel "Terzo Elemento", in un'energia non avvelenata dall'ego. Ma la realtà ha un aplomb diverso. È fatta di dollari, di agenti e di segretarie asiatiche. È fatta di muri che non si attraversano con un ideale, ma con un atto di volontà, o di disperazione.  Quello che segue è un excursus che, attraverso Marina Abramović e Ulay, colti nell'attimo del trionfo e della caduta, ci porta dritti al cuore delle energie che stiamo vivendo. Mentre l'annata chiude mestamente bottega, la luna illumina i muri del non detto. E ci obbliga a una scelta: restare muti, o finalmente, attraversare. La fine dell’anno è una Grande Muraglia.


 

Los Angeles, primavera del 1986. Marina Abramović e Ulay, entrambi nati il 30 Novembre sotto il segno del Sagittario, inaugurano la loro mostra di polaroid giganti, Modus Vivendi. Un momento di trionfo, si direbbe. 

Parafrasando la stessa Marina, "per la prima volta da quando stavano insieme, non eravamo poveri in canna". Grazie all'agente Micheal Klein, l'arte, quella performance che fino ad allora viveva di pane e ideali, si fa merce, entra nei musei, nelle banche, nelle ditte. I frutti, finalmente, sono all'orizzonte.

Eppure, proprio nel momento dell'apice, l'eterna commedia umana che si ripete, stavolta sotto i riflettori spietati della West Coast.

Marina, instancabile sacerdotessa dell'arte, lavora per "due", scambiando banalità insignificanti con gli avventori del vernissage, mentre Ulay sgattaiola via, se la dà a gambe con la giovane segretaria della galleria. “Vado a fare due passi”, dice. Torna tre ore dopo. A Marina glielo dicono gli amici, con quel tono di condoglianza che maschera tragico sense of humor.


“Avevo rinunciato a lavorare da sola in nome di un ideale che ritenevo superiore, fare arte insieme e creare quel terzo elemento che chiamavamo That Self un'energia non avvelenata dell'ego, una fusione di maschile e femminile che per me era l'opera d'arte più grande.

Artist Marina Abramović with her 1991 sculpture, Shoes for Departure


Ed è qui che l'astrologia, quella che non si legge sull'oroscopo del mattino, ci offre la chiave di lettura di ciò che sta accadendo adesso, come in alto, così in basso, ça va sans dire

L’episodio che l’artista di Belgrado narra nei suoi diari, racchiusi in Attraversare i muri, racconta bene l’attuale scissione del cielo, incarnata dalle energie elettrizzanti e scombinate del Gemelli. 

Se Marina è la facciata pubblica, la dedizione al progetto, Ulay è l'azione segreta, l'istinto represso, il lato "selvaggio" che la coppia aveva tentato di sublimare nell'arte, ma che richiedeva ancora il suo tributo alla carnalità

La Luna Piena di fine anno funge da specchio impietoso sulla querelle.  I Gemelli governano la dualità, la coppia, la comunicazione, ma anche l'inganno: l'inevitabile dualismo che non può essere fuso in un'unità monolitica senza tensioni.

Che si tratti di questioni di coppia o del nostro animus che battibecca con la nostra anima , la dialettica degli opposti (maschile/femminile) esige il copione della sincerità. Bando a improvvisazioni vaghe o mutismi: ora emerge la necessità impellente di una comunicazione chiara e aperta. È il momento esatto per affrontare anche i temi più impegnativi, quelli che giacciono sotto il tappeto da anni.


Krishna and the Gopis Take Shelter from the Rain | Met Museum


D'altro canto, il Sagittario (dove si trova il Sole), cerca la Verità superiore, il senso ultimo, l'ideale di "fare arte insieme". I transiti incalzano. Marte in Sagittario forma un trigono con Chirone in Ariete: ora potrete osservare le ferite — il dolore del fallimento, l’aspettativa di un terzo aiuto — e dedicarvi attivamente alla loro guarigione. Si passa dal subire il destino all'azione consapevole, proprio come Marina farà in seguito alla rottura del suo sodalizio artistico e romantico.

Solo quando il sogno della "coppia sacra" muore — dopo la separazione e la catartica Camminata sulla Grande Muraglia — l'individuo (Marina, sola), con un lampo di gnosis inattesa, può iniziare il vero processo di individuazione, riconoscendo l'altro non più come un'estensione di sé, ma come un'entità separata, e finalmente, completa.

 Ora che anche Mercurio in Scorpione, Giove in Cancro e Saturno in Pesci formano un grande trigono possiamo bere dalla loro acqua benedetta per ottenere grandi risultati con facilità, sfruttando il momento per strutturare o concludere progetti. Ma senza dimenticare che: l'arte non salva dalla vita, la vita si fa arte solo attraverso la dolorosa accettazione della realtà. Si inganna l'inconscio a proprio rischio e pericolo.



Riproduzione riservata © | Grafica e parole di Giuseppina Mendola  | Founder di Sintesi Aurea

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