Dalla virilità tossica alla libertà emotiva: Lucio Corsi e il declino del maschio alpha.


Ci sono segnali di grande ripresa.

Non solo nella musica italiana mainstream, ma anche sui palchi più emergenti, in quel sottobosco artistico dove il cambiamento si muove silenzioso prima di esplodere.  Sanremo 2024 è stato un circo di glitter, autotune e strategie di marketing. Un po’ fiacco e bottonato, a detta di molti. Ma nel mezzo di questa vetrina perfettamente confezionata, un outsider ha scosso le fondamenta della mascolinità pop.

Mentre altri cedevano alla macchina commerciale, lui si presentava con la sua estetica surreale e il suo look da dandy glam-rock, più vicino a Bowie che ai finti bad boy da playlist.


Un Rodari della musica italiana.

Lucio Corsi non ha bisogno di endorsement di brand né di hit preconfezionate per TikTok. La sua arte non è addomesticata, né pensata per il consumo rapido. La sua scrittura ha l’incanto d’un puer aeternus e la sua voce riporta la canzone italiana alle sue radici più pure, senza sovrastrutture o effetti digitali. Al diavolo le mascolinità stereotipate, lui indossa abiti vintage e canta fiabe psichedeliche; è il segnale più chiaro che la musica italiana sta riprendendo possesso della sua anima. Cerone bianco da mimo teatrale, rossetto rosso e occhi cerchiati di nero: canta di girasoli con gli occhiali e lune senza buchi, con un linguaggio che mescola poesia e gioco. E il pubblico lo premia. 

In questo senso, il suo secondo posto non è solo un traguardo personale. Il successo di Lucio Corsi dimostra che il pubblico è pronto per un nuovo paradigma. Significa che oggi, finalmente, un ragazzo può stare su un palco senza doversi nascondere dietro la corazza del maschio alfa. Corsi è l’emblema di una nuova sensibilità che non ha paura di mostrarsi fragile, poetica, intensa.

Addio pose da macho, benvenuta libertà emotiva.

Se la musica è il riflesso della società, il messaggio è chiaro: il futuro appartiene a chi osa essere autentico. Non più icone costruite a tavolino, ma artisti veri, capaci di emozionare senza filtri. 

Il vento sta cambiando.

E forse il vero empowerment non è solo femminile, ma diventa reale quando anche gli uomini iniziano a liberarsi dai modelli dominanti che li hanno resi schiavi per generazioni. Si intravede la possibilità di un’umanità più ampia, più libera, più profonda. E Lucio Corsi, con il suo passo leggero e il suo sguardo ironico, ne è il testimone più luminoso.

Scritto da Giuseppina Mendola

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