Realizzare la Grande Opera: te stesso | Luna Nera in Vergine di Agosto 2025


Marina Abramović - all rights to the owner

I.

Quando la Luna si nasconde

L'estate giunge al suo epilogo: il vento leggero sembra già presagire i primi sentori d'autunno, mentre l'opulenza della stagione estiva cede il passo a una fiacchezza che chiede al sole clemenza. È in questo limbo di tiepidi desideri, di un rinnovato senso della misura, che fa capolino la stagione della Vergine, sotto la cui egida si stanzia il novilunio di fine agosto.

È una Luna Nera - la terza di quattro noviluni estivi invece dei tre usuali. Un evento raro che ne amplifica l'energia trasformativa: come se il destino decidesse di raddoppiare la posta in gioco.


II.

Cerchiamo i nostri simili, ma senza nemmeno conoscerci.

By Tim Walker

Un post-it di tanti anni fa mi ricorda tutto il percorso intrapreso fino ad oggi. Quelle parole dicono una cosa semplice e terribile insieme: che si cerca compagnia senza sapere chi si è, che si domanda amore senza aver mai guardato in faccia la propria solitudine.

Il foglietto era rimasto tra le pagine di un libro mai finito, a testimoniare una saggezza che sa che ogni viaggio verso gli altri passa prima attraverso quel territorio desertico e necessario che è il rapporto con se stessi.

Questo episodio mi è parso significativo per la duplice natura che questa fase lunare porta con sé: tracciando un ponte tra la forza autarchica del Leone - depurata dalla vanità che devia l'anima dal suo compito - e la capacità strategica della Vergine - liberata da quella pedanteria che trasforma la cura in ossessione.


Helena Bonham Carter - all rights to owner

III.

Aspettando Godot?

Attendiamo anni che arrivi qualcuno: un amore, un maestro, un amico, a indicarci la via, a sbrigliare per noi la matassa su cui noi soli possiamo intervenire. Ma non è colpa tutta nostra: siamo stati programmati fin dalla scuola ad aspettare che qualcuno ci dia il voto, oggi misurato in views, in likes. È ora di recidere con la disciplina della presenza di sé questa dipendenza dopaminica che ci tiene imbrigliati in un'eterna infanzia.

Tutti i nostri divieti sono lacci mentali a cui ci aggrappiamo vorticosamente, per non prenderci la responsabilità e il coraggio di tentare una via per noi migliore.


"Il poeta, in quanto tale, [...] non conosce altro dovere che la sua lucida e furente volontà di chiarezza. [...] Nulla di preesistente, nessun'autorità esteriore, pratica, può quindi aiutarlo o guidarlo nella scoperta della nuova terra."

- Cesare Pavese


IV.

Tu sei l’arbitro

Quel che Pavese stupendamente ci dice è che ogni individuo è arbitro di sé stesso, tanto più nella metafora del poeta, alla ricerca di una traduzione sensuale del reale. Il cielo d'altronde è tra i più propizi: questo novilunio infatti getta solo le basi per un processo di gestazione che culminerà con la Superluna del 7 settembre, periodo fino al quale siete dunque invitati a raccolta di intuizioni improvvise.

Osate nutrire ciò che vuole nascere, strappate le erbacce che soffocano il giardino e imparate a chiamare per nome quei fantasmi - collera, timore - che vi sussurrano all'orecchio che domani sarà uguale a ieri.


V.

Quello che il Nero sa

Nell'opera alchemica il nero precede ogni colore, come il silenzio precede la parola.

Il nero infatti è il tempo della nigredo: dove "far morire" tutti gli ingredienti alchemici, macerandoli e cuocendoli perché la materia ritorni al suo stadio primitivo, cioè alla condizione del caos originario. Nella Divina Commedia, la fase della nigredo corrisponde al passaggio di Dante e Virgilio attraverso l'Inferno, mentre per Jung è una metafora per indicare la notte oscura dell'anima, quando un individuo è condotto a celebrare le nozze con l'Ombra dentro di sé.

In questa dissoluzione la Vergine trova la sua vocazione più segreta - nell'athanor dell'anima, il fuoco sa già cosa dissolvere e cosa preservare - resta solo da imparare a fidarsi del processo.


"Tutto, anche l'inaudito, deve sembrarci possibile. È in fondo questo l'unico coraggio che ci viene richiesto: avere coraggio di fronte a quanto di più strano, più singolare e più inesplicabile possiamo incontrare."

- Rainer Maria Rilke

Rainer Maria Rilke


Scritto da Giuseppina Mendola | Founder di Sintesi Aurea

Citazioni tratte da: C. Pavese, “Il Sentiero dell’Arte”, Pesaro, 15 Marzo 1949; R. M. Rilke, “Lettere ad un giovane poeta”, 1929.

Le immagini presenti in questo blog sono coperte da copyright e rimangono di proprietà dei rispettivi autori. La pubblicazione delle immagini non comporta alcun trasferimento di diritti. In caso di contestazioni, vi invitiamo a contattarci per procedere alla rimozione immediata del contenuto interessato. L’utilizzo delle immagini non autorizzato non intende violare i diritti d’autore, conformemente alla Legge 22 aprile 1941, n. 633 e alla Convenzione di Berna.

Avanti
Avanti

La ferita del talento e la trappola dell'economia della visibilità | Luna Nuova in Leone di Luglio 2025