Afànisi - L’anti-teatro dei Ctrl+Alt+Canc al Premio Hystrio 2024


In Afànisi di Ctrl+Alt+Canc, visto presso il Teatro Elfo Puccini di Milano durante il Premio Hystrio 2024, una serie di domande si susseguono spiazzando lo spettatore, che diventa soggetto della narrazione immaginale e oggetto di un esperimento autoriale. 

La storia non esiste in senso tradizionale: si costruisce e si demolisce attraverso l’immaginazione del pubblico, coinvolto in un dialogo costante di input e output.

È un’esperienza che

potremmo definire

anti-teatro’.

Gli attori sono dei facilitatori che lo aiutano a visualizzare sui temi più disparati - vita, morte, sesso - per la buona prima metà anti-performativa. Dopodiché il caos debutta in scena: è lo spazio della mente umana, che con la stessa tecnica collagistica di un album come Clic di Battiato, alterna jingles, pubblicità, spezzoni di giornale, cult del passato con l'attualità del presente.

Buio.

La scatola nera palpita e respira.

Le tende sono dei polmoni.

La carcassa vuota è viva e vegeta.

Intanto, gli attori si trasformano in archetipi: i cavalli della mente ballano sulla scena nuda, prima di spalancarsi nell'albore del godimento, che entra dalla porta di emergenza, dove l'amore tra buio e luce si consuma nel camerino.

Le maschere cadono.

Restano i baci, il dj, la voglia matta di godere che ci fa ammattire o irrigidire. La Trinità potrebbe essere evocata su tre sedie, ma sul più bello l'orgasmo è un embrione che viene strozzato dalla ragione tentacolare del suo autore, che sembra voler scomparire insieme alla sua opera, rivendicando la propria fantasmagoria, che aspira a diventare nulla, cristallizzandosi in filosofia.

Scritto da Giuseppina Mendola

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