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Mostre, installazioni e pratiche visive che attraversano la scena contemporanea.
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Concerti, spettacoli teatrali, performance live, clubbing e sperimentazioni sonore, con attenzione a nuovi linguaggi e comunità emergenti.
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Idee, teorie, narrazioni e approcci interdisciplinari, con attenzione a prospettive emergenti, percorsi di innovazione culturale e audiovisiva, senza limiti di forma o medium.
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Maga, musa, mega: Niki De Saint Phalle al MUDEC di Milano
Niki de Saint Phalle: un'artista che ha sfidato le convenzioni e ha dato voce alla propria ribellione. Un'esplorazione di colori vibranti, corpi monumentali e un'energia travolgente. Al Mudec di Milano, un mondo di sogni e ferite, dove la scultura diventa un grido di libertà.
Eleonora Duse, la Diva dell’Invisibile. Il documentario di Sonia Bergamasco.
Un volto emerge dal buio, una figura scolpita nel bianco e nero. È Eleonora Duse, la Divina, il fantasma che ancora abita il teatro. Sonia Bergamasco, per la prima volta regista, non racconta solo una donna, ma un’assenza. "Duse: The Greatest" è un invito ad avvicinarsi a un’ombra luminosa, a sentire ancora la febbre dell’arte, a lasciarsi portare via dal vento.
La Zona di Interesse di Jonathan Glazer: un capolavoro tra cinema e arte concettuale
Analizziamo "La Zona d'Interesse" di Glazer, un'opera che sfida le convenzioni cinematografiche per rappresentare la quotidianità accanto all'orrore indicibile: la banalità del male.
Nosferatu (2025): L’oscurità congelata di Robert Eggers
"‘Io sono un appetito, niente di più’" – e forse è proprio questo il problema. Il cuore affamato del Nosferatu di Eggers sembra aver smarrito l’anima horror per strada.
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Circe: distillando il segreto della terra con Chiara Salvucci a MTM
In “Circe”, Chiara Salvucci intreccia carne e radice, persona e pianeta. Sul palco, l’attrice si sdoppia: è maga e terra, strega e substrato, ora sussurro, ora grido, per rivelarci il pulsare profondo del nostro legame con l’origine. Qui la terra non è avversaria, ma maestra, specchio e misura del sé. La scena germoglia parola dopo parola, trasformandosi in un organismo vivo. Sul palco non c’è solo un personaggio, ma un’entità duplice: voce umana e tellurica. Salvucci orchestra un monologo denso, serrato, che trasforma lo spazio scenico in una zolla vivente. Qui la terra non è avversaria, ma maestra, specchio e misura del sé. La scena respira, viva, al ritmo delle immagini e della narrazione.
Il Teatro della Natura al Danae Festival 2024: il fascino dei giardini rituali
Siamo stati al Danae Festival di Teatro delle Moire, a Milano fino al 3 Novembre, e questo è quanto ne è emerso. Domenica, un’esperienza in natura ci ha visti trasformati da spettatori ad esploratori partecipanti. E forse, è proprio quello che abbiamo bisogno.
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Napoli anni ’50, una donna che incanta e respinge. Con Parthenope, Sorrentino esplora una giovinezza consumata dalla perfezione e dall’indifferenza. Fragile, irraggiungibile, irresistibile, Parthenope ci interroga su cosa significhi davvero "vivere" quando la bellezza è una condanna che svuota l’anima. Tra desideri mai vissuti e ombre di un’epoca dorata, la storia si intreccia con le nostre paure più intime: possiamo essere amati senza perderci?
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